Cancro, acidosi e dieta alcalina
L’immagine di sopra è accompagnata da un testo, che gira già da almeno oltre un anno su vari siti, apparentemente parlante di ovvietà giustissime come l’avere una dieta equilibrata e il fare attività fisica, ma in realtà abbastanza accusatorio per lanciare indirettamente o meno le solite invettive che svariati sostenitori delle verità alternative rivolgono al mondo scientifico.
Il testo contiene errori e contraddizioni, che fanno capire la vera natura dell'”articolo”.
La parte iniziale del testo, quella che riassume la “scoperta” e i principi su cui si basa, è la seguente (grassetti e sottolineature mie, il resto in seguito):
Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa (1923) da uno scienziato premio Nobel per la medicina, nel 1931.
E da allora nulla è stato fatto in base a tale conseguimento, se non continuare a raccogliere in tutto il mondo soldi per la ricerca, attraverso associazioni come, ad esempio l’italiana, AIRC.
Quando la causa primaria del cancro era già conosciuta.
Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.
Nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel per la scoperta sulla causa primaria del cancro.
Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.
Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.
Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).
L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.
Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”.
Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.
Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.
Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.
“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).
“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”
Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).
Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.
Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno. IN SINTESI:
Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.
Ohibò, la causa primaria del cancro era già nota da tempo, eppure le case farmaceutiche ci marciano sopra. Che oltraggio alla povera gente! Dobbiamo assolutamente condividere e informare affinché questa sconvolgente verità non venga insabbiata dai soliti potenti!
Ma le cose staranno proprio esattamente così?
Proviamo ad analizzare un po’ il contenuto del testo e a far riferimento alle nostre conoscenze attuali di biochimica e fisiologia per venirne un po’ a capo.
Incominciamo già dall’affermazione iniziale che è un po’ imprecisa. Basta fare una rapida consultazione per scoprire già che Warburg ad essere rigorosi non ricevette il Nobel per “aver scoperto la causa primaria del cancro”, bensì per aver scoperto come agissero gli enzimi della respirazione cellulare all’interno delle cellule tumorali.
In esse, il meccanismo cosiddetto della glicolisi, con cui la molecola del noto zucchero glucosio viene scissa in due molecole di piruvato (che normalmente entreranno poi nel cosiddetto ciclo dell’acido citrico e nella fosforilazione ossidativa aerobica per produrre energia), risulta alterato ed enormemente accelerato nonché seguito da una significativa fermentazione di acido lattico all’interno del liquido cellulare (il citoplasma), piuttosto che dalla normale ossidazione del piruvato; ciò è stato definito come il cosiddetto effetto Warburg.
Queste cose sono contenute in qualsiasi testo accademico, pertanto è abbastanza rammaricante notare l’ennesima accusa verso le solite grandi lobbies che terrebbero tutti all’oscuro di tutto.
Al giorno d’oggi sappiamo che tutto ciò non è una causa bensì una conseguenza del tumore, dovuta alla proliferazione incontrollata delle cellule tumorali che portano quindi, in soldoni, ad una carenza di ossigeno, con conseguente accelerazione forzata della glicolisi e ricorso alla fermentazione lattica. Ciò porta come in una reazione a catena ad un abbassamento del pH intracellulare che diviene così acido. È questo a comportare l’acidificazione, in ultima istanza, delle cellule tumorali, non l’acidosi del sangue, pertanto non si può nemmeno definirla come lo stimolo ad un “meccanismo di difesa”, essendo a posteriori. Sarebbe come dire che l’industrializzazione selvaggia è un meccanismo di difesa verso lo scarico dei liquami nei fiumi.
Ad ogni modo, non fu per la scoperta della “causa” del cancro che Warburg ricevette il Nobel, ma per quella sugli enzimi respiratori e lo dice lo stesso istituto Nobel.
Piuttosto, lo scienziato ipotizzò a parte che il principale meccanismo nella formazione di un tumore consistesse proprio in questa modifica del metabolismo, eventualmente dovuta ad un danneggiamento dei mitocondri. Che avesse scoperto la causa primaria del cancro è una formulazione arbitraria di chi ha steso questa catena di S. Antonio, col chiaro intento di diffondere un punto di vista polemico verso la medicina ufficiale. Che non si è affatto fermata a raccogliere soldi dalla gente, bensì, assieme alla biologia molecolare, alla genomica, alla patologia e alla citologia ha fatto passi da gigante nel comprendere cosa c’è dietro il cancro, i perché e cosa si può fare per combatterlo.
La biologia insomma descrive l’insorgenza di un tumore a partire da un’alterazione dei meccanismi di controllo della divisione cellulare, del differenziamento cellulare, della morte cellulare e della cosiddetta trascrizione del DNA. Le cause scatenanti un tumore sono talmente articolate che semplicemente non ha senso parlare di una singola “causa primaria”, perché ne esistono in realtà molteplici spesso agenti in sinergia. Se siete medici o biologi, uno dei fattori di trascrizione più noti è la famigerata proteina P53, che nelle discussioni di laurea triennale viene scelta quasi ad ogni seduta, tanto è nota nonostante i complottismi sugli studi biomedici. Una mutazione nei geni che regolano la produzione di questa proteina scatena tutta una serie di conseguenze poco piacevoli per la cellula.
Esistono anche tantissime classi diverse di composti mutageni o cancerogeni, come anche gli oncovirus.
Il sito dell’AIRC ha una sezione con tutte le informazioni esposte in maniera semplice e chiara su cosa è il cancro.
Passiamo anche alle frasi riportate direttamente come proprie di Warburg. Facendo una rapida e superficiale ricerca su Google, le uniche fonti che trovo a riguardo sono lo stesso testo, quindi ben poco attendibile. Proviamo allora ad analizzare direttamente il contenuto di alcune di esse, perché è come al solito stato distorto da chi ha diffuso le informazioni:
“La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”.
“Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.
Quasi sicuramente si tratta di frasi estrapolate da un contesto e che quindi andrebbero interpretate, andando ad assumere una sfumatura di significato diversa negli intenti di Warburg. La prima, per esempio, farebbe riferimento al discorso sopra citato della reazione a catena, lo stesso testo dice che la mancanza di ossigeno causa un ambiente acido. La seconda se presa letteralmente non avrebbe senso.
Ma messe così nel testo non fanno che diffondere idee sbagliate nei lettori, che poi le interpretano a loro modo (o magari con una tendenza suggerita dallo stesso testo e dagli ambienti che lo pubblicano) andando a sviluppare considerazioni fuorvianti, come quelle che vedremo dopo.
Prima di passare a queste riassumiamo cosa voglia dire acido o basico, ma se volete potete saltare il prossimo paragrafo.
Effettivamente nel ‘700, appena scoperto, si riteneva che
l’ossigeno fosse la sostanza costituente gli acidi (il nome oxys + genos
significa questo per l’appunto), ma di acqua ne è passata sotto i ponti
e si è scoperto che le cose sono un attimino diverse.
I chimici noteranno benissimo che queste frasi, prese nude e crude cosi (e magari citate a pappagallo da qualche profano che però non sa bene di cosa sta parlando) non corrispondono affatto alle definizioni di acido o di base (alcalino). Nella definizione più usata scolasticamente, quella formulata da Brønsted e da Lowry, un acido è una sostanza capace di donare un protone, cioè usando un linguaggio più tecnico uno “ione H+” (dell’idrogeno, composto normalmente da un protone ed un elettrone ma a cui in questo caso manca un elettrone) ad un’altra molecola, mentre viceversa una base è una sostanza capace di accettarlo. Nella definizione più tecnica di Lewis, un acido è una sostanza capace di accettare una coppia di elettroni, una base una capace di donarli. In tutto ciò non c’entra una beneamata mazza che un acido “respinga l’ossigeno”. Se ne deduce anche che non è una condizione assoluta ma può variare, una stessa sostanza si può comportare da acido in determinate condizioni e da base in altre.
Fondamentale è la misura del pH per avere una valutazione dell’acidità di un composto, in questo caso dell’interno di una cellula.
Naturalmente quanto appena detto non significa che l’ossigeno non si possa ritrovare in qualche punto del discorso. Ma all’interno dell’organismo, l’equilibrio fra una condizione acida e una alcalina (nelle cellule, negli organi, nel sangue) è ancora più complicato di quanto potrebbe sembrare dal testo, il ruolo dell’ossigeno è più raffinato e coinvolge vari meccanismi di feedback e di controllo, come l’effetto Bohr.
I chimici noteranno benissimo che queste frasi, prese nude e crude cosi (e magari citate a pappagallo da qualche profano che però non sa bene di cosa sta parlando) non corrispondono affatto alle definizioni di acido o di base (alcalino). Nella definizione più usata scolasticamente, quella formulata da Brønsted e da Lowry, un acido è una sostanza capace di donare un protone, cioè usando un linguaggio più tecnico uno “ione H+” (dell’idrogeno, composto normalmente da un protone ed un elettrone ma a cui in questo caso manca un elettrone) ad un’altra molecola, mentre viceversa una base è una sostanza capace di accettarlo. Nella definizione più tecnica di Lewis, un acido è una sostanza capace di accettare una coppia di elettroni, una base una capace di donarli. In tutto ciò non c’entra una beneamata mazza che un acido “respinga l’ossigeno”. Se ne deduce anche che non è una condizione assoluta ma può variare, una stessa sostanza si può comportare da acido in determinate condizioni e da base in altre.
Fondamentale è la misura del pH per avere una valutazione dell’acidità di un composto, in questo caso dell’interno di una cellula.
Naturalmente quanto appena detto non significa che l’ossigeno non si possa ritrovare in qualche punto del discorso. Ma all’interno dell’organismo, l’equilibrio fra una condizione acida e una alcalina (nelle cellule, negli organi, nel sangue) è ancora più complicato di quanto potrebbe sembrare dal testo, il ruolo dell’ossigeno è più raffinato e coinvolge vari meccanismi di feedback e di controllo, come l’effetto Bohr.
Per questo Warburg sicuramente, se leggesse il testo che presume di
riportarlo, lo troverebbe grossolano e fuorviante come minimo.
Passiamo ad un’altra frase da rivedere: “I tessuti tumorali sono
acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.” Se Warburg l’ha detta
esattamente così, sicuramente intendeva dire che i tessuti sani sono
relativamente alcalini rispetto a quelli tumorali, o quanto meno lievemente
alcalini. Messa così, la frase lascerebbe supporre che il problema è
solo l’acidità, non ne ha la basicità, un tessuto sano potrebbe
benissimo avere un pH di qualsiasi valore superiore a 7 in quanto
alcalino, la basicità sarebbe condizione salutare contrapposta
all’acidità che è negativa e propria dei tumori. E sicuramente chi ha
citato a sproposito Warburg ha inteso questo.
Bisogna dedurre ciò? Ovviamente no: oltre all’acidosi citata dal testo, esiste anche la condizione inversa chiamata alcalosi, in cui per l’appunto il pH si alza troppo, comportando danni a suo modo.
Bisogna dedurre ciò? Ovviamente no: oltre all’acidosi citata dal testo, esiste anche la condizione inversa chiamata alcalosi, in cui per l’appunto il pH si alza troppo, comportando danni a suo modo.
Infatti il problema in un abbassamento del pH non è l’acidità di
per sé ma la variazione dello stesso, che deve essere situato
all’interno di un intervallo preciso (i.e. nel sangue 7.35 < pH <
7.45) per operare al massimo dell’efficienza. Oltre ad essere più fine
di quanto proposto, il pH intracellulare,
addirittura, può anche abbassarsi ancora un po’, risultando non poi
così alcalino come sembrerebbe dal testo, proprio per via dei normali
processi metabolici che avvengono all’interno della cellula. Chi lo ha
scritto ha confuso bellamente il pH intra- ed extracellulare, oltre ad
aver ignorato la regolazione dell’equilibrio acido-base.
Eppure il sito originale mostra un’immagine sbagliatissima:
Eppure il sito originale mostra un’immagine sbagliatissima:
Potete constatare benissimo, stando a questa immagine presente sul
sito (sempre che non la rimuoveranno dopo che gli ho segnalato la cosa)
un pH superiore a 8, addirittura di 10 o 14, equivale a “salute” per
costoro. Vorrebbe dire che assumere soda caustica farebbe bene, sempre
basandosi su ciò.
Warbug si rivolterebbe nella tomba vedendo un’immagine del genere,
ma il problema non è meramente “intellettuale” ma più profondo.
Queste idee distorte e fuorvianti si diffondono, poi in buonafede
le persone più suggestionabili ci credono. Possono far danni, se pensate
che ognuno abbia diritto ad esprimere la propria opinione. Pensiamo per
esempio al caso di Aysha, che smise l’insulina perché una santona disse che la medicina ufficiale nascondeva la cura per il diabete.
Il nostro organismo è una sofisticata macchina capace di mantenere
(a meno di ingurgitare acidi o basi molto forti come l’acido cloridrico o
la soda caustica) stabile questo equilibrio, tramite dei sistemi
tampone come quelli sopra citati nell’equilibrio acido-base. Si tratta
di meccanismi di controllo tanto delicati quanto efficaci ed efficienti.
Se non ci fossero, basterebbe molto poco per non poter più vivere. Più
in là ho inserito un link che illustra ancora più cristallinamente come
questi meccanismi di controllo rendano inesatti i contenuti di questo
testo, ma ci arriveremo.
Abbiamo quindi stabilito che non è l’acidità in quanto tale il
problema, ma la variazione di pH, pertanto anche una condizione alcalina
potrebbe benissimo risultare nociva.
Perché abbiamo dovuto specificare tutto ciò, se prima stavamo parlando delle cause del cancro?
Perché abbiamo dovuto specificare tutto ciò, se prima stavamo parlando delle cause del cancro?
Proseguiamo nella lettura del testo:
IMPORTANTE: Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole … tutto dipende unicamente da ciò che si mangia.
Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro. È importante sapere come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule..per funzionare correttamente dovrebbe essere di un ph leggermente alcalino (poco di sopra al 7).
In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45.
Se il pH del sangue di una persona è inferiore 7, va in coma.*lista di cibi acidificanti*
[vedere sotto] Il sangue si ‘autoregola’ costantemente per non cadere in acidosi metabolica, garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare. Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati (per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbano il corpo.
Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.
Ecco perché ho aperto una parentesi sulla chimica e sulla
definizione di acido e di base. Questa parte del testo è infatti
fuorviante e faziosa, paventando esclusivamente gli effetti dannosi
dovuti ad un’acidificazione del sangue. Viene anche riferito che esiste
un meccanismo di regolazione del sangue atto ad evitarne
un’acidificazione, e i cibi che potrebbero acidificarlo. Ma di
un’eccessiva alcalinizzazione invece? Vi sarebbe ugualmente un buon
funzionamento del metabolismo cellulare? Non esistono sistemi di
controllo per un pH che si alza troppo invece?
Probabilmente chi ha scritto il testo se ne è semplicemente
dimenticato perché voleva soffermarsi sui collegamenti fra un pH acido e
il cancro, ma (involontariamente?) questa focalizzazione fra le righe
suggerisce l’idea che il male sia l’acidità mentre l’ambiente basico sia
senz’altro benefico.
Il testo vuole in sostanza accusare l’acidosi e quei cibi che dovrebbero “acidificare” il corpo. Certo che possono dare problemi, ma non sono le sole cause di problemi.
Il testo vuole in sostanza accusare l’acidosi e quei cibi che dovrebbero “acidificare” il corpo. Certo che possono dare problemi, ma non sono le sole cause di problemi.
Come abbiamo visto sopra il punto non è la sola acidità di per sé
il vero problema, ma l’alterazione dell’equilibrio acido-base. Non ci
vuole molto a capire che non ha senso prendersela con un estremo per la
sua tendenza se si trascura anche l’altro, è un atteggiamento parziale.
L’acidosi così come l’alcalosi sono condizioni di squilibrio che richiedono di essere risolte per non incorrere in complicazioni, attuare una certa retorica utilizzando un tal modo di esporre la questione conduce a conclusioni se non potenzialmente erronee quantomeno incomplete.
L’acidosi così come l’alcalosi sono condizioni di squilibrio che richiedono di essere risolte per non incorrere in complicazioni, attuare una certa retorica utilizzando un tal modo di esporre la questione conduce a conclusioni se non potenzialmente erronee quantomeno incomplete.
Vediamo poi quali cibi vengono messi alla gogna:
GLI ALIMENTI CHE ACIDIFICANO IL CORPO:
* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (È il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)
* Carne. (Tutti i tipi)
* Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)
* Il sale raffinato.
* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)
* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)
* Margarina.
* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)
* Alcool.
* Tabacco.
* Antibiotici e medicina in generale.
* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)
* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.
Nonostante un’apparenza salutistica di questi consigli, con indicazioni giustissime e sacrosante come l’evitare il fumo, l’alcool o il condurre (alla fine) una sana attività fisica, constatiamo che in realtà il fine di tutto è puntare l’indice verso la carne (“tutti i tipi” non vengono risparmiati), gli alimenti conservati, i carboidrati (ma quel valore di pH è inventato), addirittura qualsiasi cibo cotto (la cottura è però una pratica importantissima per rendere commestibili molti cibi, persino svariate verdure e ortaggi risulterebbero tossiche se non venissero cucinate, come le patate o i fagioli), nonché la “medicina in generale”. Questi sono estremismi.GLI ALIMENTI ALCALINIZZANTI:
* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio). Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.
* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti – non fatevi ingannare dal sapore acidulo) * I frutti producono abbastanza ossigeno.
* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.
* I cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti.
*Il miele è altamente alcalinizzante.
* La clorofilla: le piante sono fortemente alcaline. (In particolare aloe vera, noto anche come aloe)
* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.
* L’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”
Eppure, è grazie alla medicina con le sue cure e le sue scoperte, all’uso del fuoco per cuocere ecc. se possiamo permetterci al giorno d’oggi di vivere nel benessere, nel comfort di casa propria con un’aspettativa di vita di 80 anni, senza dover far fronte alla fame e alle malattie che si affrontavano nell’epoca antica quando tutto ciò non era disponibile. Attenzione, ciò naturalmente non vuol dire di giustificare gli eccessi, come il riempirsi di grassi salami, o mangiare dolci pieni di zucchero a profusione, andando incontro a obesità e tanti altri problemi. C’è differenza fra i consigli del WHO o dell’AIRC, che raccomandano moderazione nel consumo di questi alimenti, e il calunniare la “medicina ufficiale”.
In pratica secondo il testo bisognerebbe mangiare solo verdure crude, i frutti vanno bene perché “producono abbastanza ossigeno” (e non per i contenuti in zuccheri, minerali, vitamine e quant’altro) così come l’acqua (non per altro).
Sicuramente questo testo verrà sbandierato da tutti coloro che hanno preso alla lettera informazioni erronee su cibi di origine animale, o da tutti coloro che vedono il male dietro le case farmaceutiche e l’ordine dei medici, e per i quali servirebbe una serie di articoli a parte per discutere delle loro posizioni.
Non è tutto sbagliato però.
Stimabilissima è la frase finale: uno stile di vita sedentario usura il corpo. Sarebbe da stampare e appendere in tutti i centri benessere, studi medici, scuole, palestre e quant’altro. Però l’attività fisica comporta anche una temporanea acidificazione del tessuto muscolare, il testo quindi si contraddice nuovamente nella sua tesi sconnessa ed imprecisa.
Ma nel complesso si lascia troppo spazio alle pseudoscienze ed è facile che ciò porti a derive evitabili.
Viene poi citato tal dottor Fereydoon Batmanghelidj, che sostiene che la causa di ogni patologia è la disidratazione e che bere acqua è la cura per una vasta gamma di malattie… incluse quindi tubercolosi, diabete, depressione, infarto, leucemia e tossicodipendenza. Non proprio qualcuno che può dare attendibilità ed autorevolezza alle proprie considerazioni, insomma. Ma capisco che chi non conosce queste malattie e come funziona il corpo umano, né ha la voglia di studiare e approfondire le proprie conoscenze (ragion per cui si affida ciecamente al dispensatore o venditore di verità di turno), possa rimanere stupito da tutti questi paroloni collezionati alla rinfusa e pensare “ommioddio, ma sarà vero??? quante cose si scoprono! che infame il sistema!”.
Per quanto riguarda i fraintendimenti più in generale sulla dieta alcalina, su Medbunker a c’è una spiegazione esaustiva ed esauriente sul perché sia una bufala pensare di alcalinizzare i tessuti per curare i tumori.
Da notare comunque che fra le righe qualcosa di giusto riesce a filtrare: si raccomanda una maggiore attenzione verso ciò che si assume e si sconsigliano abitudini dannose come quelle già dette. Peccato che il senso complessivo del discorso in realtà non sia questo, e peccato che ciò finisca per legittimare anche le sentenze inaccettabili. Si mescolano verità stimabili e falsità discutibili, col rischio che o le falsità verranno prese per buone, o (forse anche peggio) le verità perderanno di credibilità. Bisogna pensarci prima di lanciare proclami.
Per fortuna il testo cerca di risollevarsi dicendo vagamente che comunque un minimo di cibo “acidificante” serva, ricordando curiose paradossali proprietà alcalinizzanti del succo di limone e affermando successivamente:
L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.
Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.
Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.
Questa è una frase moderata e giustamente equilibrata, che può
benissimo essere condivisa su di un sito di salute, di nutrizione, di
benessere o di medicina. Si parla semplicemente di evitare eccessi e
abusi soprattutto di composti raffinati, e mantenere un generale
equilibrio. Sono queste le paroline magiche: equilibrio, eccesso, abuso.
Non è mangiare carne o assumere prodotti della farina a fare male, è il
loro abuso. Significativamente, anche il solo mangiare quasi
esclusivamente verdura cruda e frutta senza nient’altro non sarebbe
salutare per la salute, ciò viene colpevolmente dimenticato dai
salutisti “alternativi”.
Ma allora tutti questi giri di parole e queste corbellerie nel testo solo per ribadire una tale ovvietà?
Proseguiamo intanto nella lettura:
Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”
Il Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.”
Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.
In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.
Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.
Il Dr. Theodore A. Baroody ha scritto, nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (alcaline o Die):
” In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie, ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale: molte scorie acide nel corpo”
Dr. Robert O. Young ha detto:
“L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.”
Questo passaggio è inquietante. Visto il precedente risultato non
mi sono messo a cercare le fonti originali delle frasi citate, ma
ammettiamo siano vere.
Sorvoliamo sulla sconcertante leggerezza di Crile, che non credo abbia potuto ricollegare all’acidosi tutti i suoi interventi chirurgici o un semplice anziano morto di vecchiaia.
Sulle cause del cancro ho già accennato prima, quindi è inutile ripetersi; però ritengo significativo ricordare che anche gente che conduce una vita sana e rigorosa, come uno sportivo, può contrarre il cancro. Un esempio recente è Abidal, ma il più noto è forse Steve Jobs.
Se fosse vero che il cancro non si contrae, perché è solo questione di alimentazione, allora vorrebbe dire che chi si fosse trovato nel nocciolo di Chernobyl non avrebbe dovuto temere niente, gli sarebbe bastato bere molta acqua e mangiare un sacco di verdura cruda, non avrebbe rischiato linfomi (aggiornamento, c’è chi consiglia l’insalata per la fibrosi cistica, che è una malattia genetica).
Sorvoliamo sulla sconcertante leggerezza di Crile, che non credo abbia potuto ricollegare all’acidosi tutti i suoi interventi chirurgici o un semplice anziano morto di vecchiaia.
Sulle cause del cancro ho già accennato prima, quindi è inutile ripetersi; però ritengo significativo ricordare che anche gente che conduce una vita sana e rigorosa, come uno sportivo, può contrarre il cancro. Un esempio recente è Abidal, ma il più noto è forse Steve Jobs.
Se fosse vero che il cancro non si contrae, perché è solo questione di alimentazione, allora vorrebbe dire che chi si fosse trovato nel nocciolo di Chernobyl non avrebbe dovuto temere niente, gli sarebbe bastato bere molta acqua e mangiare un sacco di verdura cruda, non avrebbe rischiato linfomi (aggiornamento, c’è chi consiglia l’insalata per la fibrosi cistica, che è una malattia genetica).
Tutto ciò è poco rispettoso verso chi ha sofferto, chi ha perso e chi attualmente ancora lotta contro il cancro.
Mencken era un giornalista,
non certo un medico, a meno che si tratti di un omonimo. Anche qui,
dubito che con una dieta alcalina si avrebbe l’eterna giovinezza o si
eviterebbero i calcoli pur bevendo acqua salata e non orinando mai.
La frase di Baroody, a sua volta, è offensiva verso tutti coloro
che hanno contratto infezioni debilitanti, compromettenti o mortali.
Andiamolo a ripetere a chi ha patito malattie come il vaiolo o la
poliomielite, e a chi si è impegnato per combatterle con i vaccini
(eppure, c’è anche fra gli alternativi “salutisti” e “naturalisti” anche
chi sostiene siano inefficaci se non dannosi, per qualche complotto
da parte delle case farmaceutiche). Lo stesso dicasi per Young.
Entrambi due sostenitori di medicina alternativa che hanno ricevuto
delle riserve, ma non divaghiamo.
E LA CHEMIOTERAPIA? La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto, che ricorre alle riserve alcaline dell’organismo, per neutralizzare l’acidità, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli. Per questo motivo osserviamo tali alterazioni nelle persone che ricevono questo trattamento e, tra le altre cose, la caduta dei capelli. Per il corpo non vuol dire nulla stare senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte. Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative che esistano..Si parla di un giro multi-milionario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato. Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto. Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare. Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Poteva capitare a chiunque …” No, non poteva!
“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”. (Ippocrate, il padre della medicina)
Il cancro oggi – cosa dicono le statistiche 1
Il cancro oggi – cosa dicono le statistiche 2
Quello che i ciarlatani non dicono 1
Quello che i ciarlatani non dicono 2
Quello che i ciarlatani non dicono 3
Direi che possiamo finirla qui, visto che è un discorso che è stato analizzato in lungo e in largo in ogni dove.
Naturalmente, approfittiamone per ricordare che una dieta equilibrata, in cui non si abusa di determinati cibi, nonché una salutare pratica fisica e l’evitare vizi nocivi per l’organismo, sono importantissimi per mantenere il corpo in salute e per prevenire molte condizioni di stress fisiologico o patologia. Uno stile di vita sano, in cui puntare al massimo e cercare il benessere sia fisico che mentale e psicologico (stare bene con sé stessi aiuta MOLTISSIMO) è un obiettivo importante e lodevole da conseguire.
Questo, fra le righe del testo, è condivisibile nel pensiero di chi ha scritto tal “articolo” che per il resto è ben poco scientifico e assai discutibile.
Bibliografia per approfondimenti:
- Fondamenti di biochimica – D. Voet, J. G. Voet
- Chimica organica – Brown, Foote e Iversen
- Biologia molecolare della cellula – Bruce Alberts et al.
- Principi di fisiologia generale – C. Casella, V. Taglietti
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