Bere acqua… purché alcalina
La salute dipende anche dal tipo di acqua che beviamo
Essendo fatti di acqua, bere è molto importante per noi.
Diversi studi hanno dimostrato che un
apporto giornaliero insufficiente di acqua è causa di malattie e
disturbi. Un’idratazione adeguata mantiene idratate le cellule e il pH
del sangue in equilibrio. È la base, in sostanza, del buon funzionamento
del nostro organismo.
L’acqua a però non è tutta uguale, e a
seconda del suo pH può avere effetti diversi sul fisico: per una
corretta salute dovremmo bere acqua alcalina.
Il giusto pH del nostro sangue
Il nostro sangue ha un equilibrio acido
base, cioè un livello di acidità compatibile con lo svolgimento delle
principali funzioni metaboliche, fra i 7,35 e i 7,45.
Purtroppo gran parte della nostra
alimentazione – carne, pesce, uova, latte e derivati, zucchero bianco,
cereali raffinati – sono acidificanti; mentre frutta e verdura sono
alcalini. Oltre al cibo anche farmaci, fumo, inquinamento, ansia,
stress, emozioni forti (rabbia, paura…) contribuiscono ad aumentare
l’acidità.
Di conseguenza l’organismo genera
maggiore acido (acido lattico, acetico, carbonico, grasso, urico) che
danneggia le cellule, che invece sono leggermente alcaline. Di fronte a
questo aumento di acidità il nostro organismo ricorre a dei “meccanismi
tampone”, prelevando i minerali dalle nostre riserve, con il conseguente
indebolimento degli organi, la demineralizzazione delle ossa e
l’indebolimento delle difese immunitarie. Gli organi più colpiti
dall’acidità sono infatti i più attaccati dalle infezioni.
A lungo andare ciò crea dei veri e
propri disturbi alla salute, fra cui acidità di stomaco, difficoltà a
digerire, stitichezza, colesterolo, grasso corporeo, cellulite, disturbi
cardiovascolari, infiammazioni, osteoporosi e persino l’infarto. Se il
livello di acidità scende sotto il pH 7, si possono manifestare il coma e
la morte.
Oltre a correggere l’alimentazione il
più possibile e curare le emozioni, l’acqua dovrebbe essere nostra
alleata per mantenere un corretto equilibrio acidobasico, evitando che
il nostro organismo debba ricorrere ai “meccanismi tampone”, che se da
un lato ci salvano la vita, dall’altro creano gli effetti collaterali
che abbiamo menzionato.
Bisogna però fare attenzione al suo valore di pH.
Cos’è l’acqua alcalina
Al fine di essere buona e salubre,
l’acqua che beviamo dovrebbe avere un pH superiore a 7 (9 è valore
ottimale); in questo caso si dice che l’acqua è alcalina.
Le acque del rubinetto contengono cloro e
a volte anche agenti inquinanti; quelle in bottiglia sono acque “morte”
e talvolta addirittura acide. Un pH dell’acqua troppo basso danneggia
il nostro corpo, perché concorre a creare acidità.
L’acqua alcalina invece contiene
minerali – calcio, magnesio e potassio – che servono al nostro corpo,
quindi funge da rifornimento ideale, poiché essendo disciolti in acqua
sono meglio assimilabili. In sostanza, l’acqua alcalina aiuta a depurare
il corpo, ristabilisce l’equilibrio acido-base del sangue e degli
organi e a restare in salute.
L’acqua alcalina si ottiene attraverso
il processo della elettrolisi oppure anche con metodologia naturale: in
entrambi i casi viene innalzato il pH, si inverte la carica dell’acqua
da positiva a negativa e vengono rotti i legami dei cluster – l’insieme
delle molecole – che, anziché raggruppare fino a 20 molecole o oltre,
vengono ridotti a 6 o a 4. L’acqua così microstrutturata è in grado di
idratare, apportare ossigeno e sali minerali necessari alle nostre
esigenze.
Oltre a essere buona da bere, l’acqua alcalina è ottima anche per cucinare.
Acqua ionizzata e acqua alcalina
Spesso si sente parlare di acqua ionizzata e alcalinizzata: i due concetti, pur essendo complementari, sono però distinti.
L’acqua può essere alcalina ma non ionizzata: lo è solo se si usa uno ionizzatore, che la rende antiossidante, cioè con un orp
negativo. Ionizzare l’acqua è molto importante perché gli antiossidanti
combattono l’azione negativa dei radicali liberi; un’azione quindi
ancora più importante del pH basico dell’acqua.
Ribadiamo che esistono due sistemi per
ionizzare l’acqua: l’elettrolisi e la ionizzazione naturale. È bene
inoltre specificare che né il processo di alcalinizzazione né di
ionizzazione purificano l’acqua, quindi nella scelta di uno ionizzatore –
elettrico o naturale – andrebbe fatta molta attenzione a come viene
purificata l’acqua.
Vediamo i più comuni metodi per ionizzare e alcalinizzare l’acqua
Ionizzatori.
In commercio ne esistono di diversi tipi per depurar e l’acqua e renderla alcalina. Si collegano direttamente al rubinetto e non richiedono grande manutenzione, se non la sostituzione del filtro periodicamente.
Negli ionizzatori con elettrolisi, l’acqua viene prima depurata attraverso dei filtri con carboni attivi che neutralizzano i metalli pesanti e le sostanze tossiche e allo stesso tempo, la arricchiscono di calcio. A questo punto l’acqua viene divisa in due componenti: acqua ionizzata alcalina ottima per ber e e cucinar e, e acqua ossidata a basso pH, che può esser e utilizzata per lavar e i pavimenti o per le stoviglie.
Nella ionizzazione naturale, invece, non abbiamo acqua acida perché la ionizzazione avviene “per contatto” con minerali e tormaline: in pratica viene riprodotto “in piccolo” ciò che avviene in natura.
In commercio ne esistono di diversi tipi per depurar e l’acqua e renderla alcalina. Si collegano direttamente al rubinetto e non richiedono grande manutenzione, se non la sostituzione del filtro periodicamente.
Negli ionizzatori con elettrolisi, l’acqua viene prima depurata attraverso dei filtri con carboni attivi che neutralizzano i metalli pesanti e le sostanze tossiche e allo stesso tempo, la arricchiscono di calcio. A questo punto l’acqua viene divisa in due componenti: acqua ionizzata alcalina ottima per ber e e cucinar e, e acqua ossidata a basso pH, che può esser e utilizzata per lavar e i pavimenti o per le stoviglie.
Nella ionizzazione naturale, invece, non abbiamo acqua acida perché la ionizzazione avviene “per contatto” con minerali e tormaline: in pratica viene riprodotto “in piccolo” ciò che avviene in natura.
Hygenic Pets
Nella ionizzazione naturale, invece, non abbiamo acqua acida perché la ionizzazione avviene “per contatto” con minerali e tormaline: in pratica viene riprodotto “in piccolo” ciò che avviene in natura. Paperelle e Coniglietti Igenizzanti a base di Tormaline, sono più economici dello ionizzatore, con un funzionamento simile a quello dello ionizzatore. Versata l’acqua in una brocca da un litro,si inseriscono 2 Hygenic Pets (vengono venduti in coppia) si attende qualche minuto prima di berla. Oltre a Ionizzare l'acqua si avrà anche un sequestro dei metalli pesanti e Cloro.
Nella ionizzazione naturale, invece, non abbiamo acqua acida perché la ionizzazione avviene “per contatto” con minerali e tormaline: in pratica viene riprodotto “in piccolo” ciò che avviene in natura. Paperelle e Coniglietti Igenizzanti a base di Tormaline, sono più economici dello ionizzatore, con un funzionamento simile a quello dello ionizzatore. Versata l’acqua in una brocca da un litro,si inseriscono 2 Hygenic Pets (vengono venduti in coppia) si attende qualche minuto prima di berla. Oltre a Ionizzare l'acqua si avrà anche un sequestro dei metalli pesanti e Cloro.
Perché scegliere l’acqua alcalina ionizzata?
L’acqua alcalina ionizzata,
grazie soprattutto al passaparola, si sta indubbiamente diffondendo,
eppure l’informazione sui mezzi di comunicazione tradizionale è lacunosa
o addirittura assente...
La ionizzazione dell’acqua ha una durata
molto limitata, due o tre giorni al massimo, per cui non è possibile
imbottigliare l’acqua alcalina: no business (in bottiglia), no
informazioni.
Per fortuna allora esiste la risorsa del web!
Magari fosse così: in realtà, in questo settore, esiste una vera e propria “babele del web”.
Cosa intende dire?
L’acqua alcalina ionizzata porta indubbi
benefici, ma non può essere propagandata quasi come “miracolosa”, come
invece fanno diversi distributori, non si è credibili. Dall’altro lato,
personaggi che pure sembrerebbero a prima vista autorevoli parlano di
“bufala”, con argomentazioni che però li rendono ancora meno credibili.
Ci può fare un esempio?
Una argomentazione comune dei
detrattori, in sintesi, è questa: il nostro sangue ha un pH 7,35/7,45 e
non può discostarsi da questo range, quindi pretendere di alcalinizzare
il sangue con l’acqua alcalina non solo è impossibile, ma risulterebbe
pure pericoloso.
In realtà l’acqua alcalina non va
assolutamente a incidere sul pH del sangue, ma concorre (assieme ad
alimentazione e stile di vita corretti) a mantenere un buon equilibrio
acido-basico nel nostro organismo, condizione basilare per ridurre il
ricorso ai cosiddetti “meccanismi tampone” (messi in atto proprio per
evitare l’acidificazione del sangue) che possono causare effetti
collaterali (colesterolo, acido urico, osteoporosi. etc).
Sembrerebbe quindi impossibile, per chi
si sta avvicinando alla conoscenza dell’acqua alcalina ionizzata, poter
attingere a informazioni corrette. Non è così, basta prendere le
informazioni dalle persone giuste.
Vale a dire?
Cercate due, tre, dieci persone che
possiedono uno ionizzatore e bevono acqua alcalina, chiedete se sono
soddisfatti. Quando ascolterete due, tre, dieci volte la stessa
risposta, allora comprenderete bene che scelta effettuare per il vostro
benessere.
Come diceva Galileo Galilei, in certi casi “un’esperienza vera vale più di mille ragioni”.
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