La
Chimica Supramolecolare
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La
Chimica Supramolecolare è una delle aree di più rapido sviluppo
e attualita della chimica, sia sperimentale che teorica. Le ragioni di tale interesse sono in parte legate al piacere estetico che offre questa disciplina, per il fascino dei motivi strutturali e delle proprietà che vi si incontrano, che traducono concetti quotidiani ad un livello molecolare. Naturalmente, al di sopra di ciò, sono le potenziali applicazioni nei più svariati campi che attraggono la maggiore attenzione.
La
Chimica Supramolecolare è una disciplina di natura altamente
interdisciplinare,
che attrae non solo l'interesse dei chimici organici, inorganici, analitici etc. ma anche di biochimici, biologi, scienziati dell'ambiente, ingegneri, fisici dei materiali e teorici, persino matematici e altri svariati ricercatori. I ricercatori supramolecolari sono in genere orientati ad ottenere obiettivi specifici, e, come tali, sono pronti a varcare i limiti delle loro tradizionali discipline.
Questa
area può essere definita come la "chimica
oltre le molecole",
nel senso che la Chimica Supramolecolare, basata su legami non-covalenti si pone oltre la Chimica Molecolare, basata sul legame covalente. L'obiettivo è la costruzione razionale di strutture complesse organizzate per mezzo di interazioni deboli (forze elettrostatiche, legami idrogeno, interazioni di van der Waals, etc.e più recentemente anche legami dativi-coordinativi) e dotate di funzioni pre-ordinate. Si cerca di costruire e studiare sistemi di complessità crescente, costituiti da aggregati di un numero definito di molecole (supermolecole) o da sistemi polimolecolari organizzati o polimerici, tenuti insieme da interazioni deboli non-covalenti. Tali interazioni stanno anche alla base delle funzioni altamente specifiche che hanno luogo nei sistemi biologici, quali riconoscimento molecolare, trasporto, catalisi, regolazione, etc.. Un obiettivo ambizioso è di apprendere dai sistemi naturali e di applicare i principi ai sistemi artificiali.
Il
campo articolato della Chimica Supramolecolare si va diversificando in
diversi settori di ricerca quali, ad esempio, chimica dei macrocicli e loro applicazioni, riconoscimento molecolare, catalisi supramolecolare, nanochimica, chimica dei catenani e rotaxani, dendrimeri, etc.. Alcuni esempi notevoli di sistemi supramolecolari sono sotto illustrati. |
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Una
parte interessante della chimica supramolecolare riguarda il
comportamento host-guest di materiali inorganici come le zeoliti. All'interno delle gabbie zeolitiche possono essere ospitate molecole di varia natura e possono avvenire reazioni intracavità. Vengono utilizzate in catalisi e per la selezione molecolare particolarmente dalla industria petrolchimica. |
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La
linea costruttiva di molti sistemi supramolecolari è basata su principi
di
"self-assembly", nell'ambito delle linee guida di quella che è definita la "crystal engineering". Oltre a sistemi a base organica che possiamo considerare al giorno d'oggi tadizionali, da una decina di anni si è sviluppata un'area in vivace espansione che possiamo qualificare come chimica supramolecolare inorganica o di coordinazione. Questa mira alla preparazione e all'utilizzo di architetture finite o di reticoli infiniti basati sulle proprietà coordinative di centri metallici. |
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Sistemi complessi quali macrocicli, gabbie e
poliedri contenenti nodi
di coordinazione si stanno sviluppando sempre più numerosi. Alcuni esempi di architetture finite sono illustrati di seguito. |
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La
costruzione di network di coordinazione mediante la 'crystal
engineering'
ha prodotto molti esempi interessanti con diverse topologie e contenenti spesso grandi cavità intersiziali. |
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I
nodi metallici hanno diverse funzioni: da un lato consentono di
utilizzare le nozioni sviluppate in chimica di coordinazione per
orientare le strutture e le topologie delle supermolecole e dei
networks, dall'altro introducono in tali sistemi proprietà legate
alle caratteristiche elettroniche e magnetiche dei metalli impiegati. La
costruzione di nuovi materiali host di tipo zeolite-mimetico,
con nodi metallici e leganti organici come spaziatori (definiti MOF
o Metal-Organic Frameworks), apre lo spazio ad una ricca varietà di
potenziali applicazioni.
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Bibliografia | |||
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Benvenuti,
Questo blog è l'espressione di creatività innovativa nel campo della difesa ambientale
"il tutto si crea e il tutto si trasmuta….la trasformazione è solo un'eccezione"
Ogni atomo ponderabile è differenziato da un fluido tenue, che riempie tutto lo spazio meramente con un moto rotatorio , proprio come fa un vortice di acqua in un lago calmo. Una volta che questo fluido – ovvero l’etere – viene messo in movimento, esso diventa grossolana materia. Non appena il suo movimento viene arrestato la sostanza primaria ritorna al suo stato normale...
Nikola Tesla
mercoledì 19 marzo 2014
Chimica Supramolecolare
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